“Creare una start up innovativa porta con sé, già nella definizione, una serie di elementi che richiedono un minimo di approfondimento. Innanzitutto, cos’è una start up? Esistono diverse definizioni per questo termine, ma sicuramente quella più diffusa è legata a qualunque progetto che non abbia un business model validato e richiede una validazione da parte del mercato, non solo del prodotto soluzione ma anche del pricing della stessa. L’altro termine che apre un mondo è “innovativa”. Oggi sentiamo parlare frequentemente di soluzioni, prodotti, processi innovativi e in effetti molti lo sono realmente. In questo caso esistono definizioni letterarie, come quella dell’ente ISO dedicato alla definizione degli standard internazionali, ma anche in questo caso c’è un elemento che accomuna tutte le definizioni trasversalmente: la soluzione innovativa deve portare un valore concreto al fruitore, al cliente finale e quindi al mercato. Creare quindi una start up innovativa richiede sempre una fase di verifica da parte del mercato e questo è uno degli aspetti più frequentemente sottovalutato dai founder. Molti, infatti, si concentrano sul prodotto servizio e sulle caratteristiche dello stesso guardando al proprio interno invece che osservare ciò che accade fuori e trovare il giusto metodo per raggiungere il target di riferimento per cui il prodotto o soluzione è stato pensato. La capacità di comunicare in maniera chiara, al pubblico target, nei diversi media disponibili, è una competenza che frequentemente manca all’interno di start up sia neo-costituite sia in fase di crescita. Spesso infatti la comunicazione, quando presente, è orientata a sottolineare gli elementi innovativi tecnici del prodotto o della soluzione senza soffermarsi adeguatamente sul valore che possono portare al cliente finale. Uno degli esempi storici è stato il player MP3 ideato dalla Dell. Tutta la loro comunicazione, e non stiamo chiaramente parlando di una piccola start up, si concentrava sulle caratteristiche tecniche del loro prodotto. Quando Apple lanciò iPod la comunicazione era concentrata sul valore per il cliente finale: “porta con te oltre 1.000 canzoni”, senza parlare di GB, di qualità MP3, etc. Probabilmente il prodotto Dell era tecnicamente superiore, ma Apple si rivolse al proprio mercato parlando una lingua comprensibile spiegando chiaramente il problema che il prodotto stava risolvendo. La parte più difficile per molti founder è proprio quella di rendersi conto che la chiave del successo risiede anche nella giusta comunicazione, rivolta al mercato di riferimento, chiarendo i valori per il cliente.” (Antonio Procopio, CEO e founder Digital-Hub, Touchpoint Magazine n°6, p.71, luglio 2023)